Al via la Mostra del cinema di Venezia 2012

Si è tenuta il 29 agosto l’evento di apertura della Mostra del cinema di Venezia 2012 che possiamo tranquillamente definire contenuta se non addirittura austera nel modo di rappresentarsi agli occhi della storia. La mostra figlia anch’essa dei tempi grami che stanno imperversando in lungo ed in largo per l’Italia, oltre che per il mondo intero, pur continuando a lasciare ampio spazio agli abiti sfavillanti, d’alta moda, soffre più che mai della globalizzazione. A tradire le apparenze ci sono i budget dei film presentati dai tanti registi sia in concorso che fuori concorso che rappresentano la testimonianza diretta dell’assunto che, metabolizzare certe ristrettezze economiche, coi tempi che corrono, non è per nulla facile.

La Mostra del cinema di Venezia 2012 appena inaugurata getta l’attenzione in prevalenza sul mondo al femminile e, sulle piccole comunità che nascondono, di fatto, storie che rivelano la presenza di un comun denominatore lo stesso che si dimostra in grado di stabilire una comunicazione diretta fra realtà interculturali differenti. DI fondo, comune, è la voglia di emergere, di riscatarsi, di avere il riconoscimento dei diritti minimi che si dovrebbero garantire ad ogni essere umano.

Alla cerimonia,erano presenti Alberto Barbera, assai schivo e Marco Muller oltre a una buona parte dei cineasti in concorso eccezion fatta per Jafar Panahi (prigioniero nel suo Paese e per il quale si sta lottando a livello internazionale) e, sul red carpet, un discreto numero di attori e invitati noti che, non si sono neanche accorti che all’ombra del Palazzo del cinema, si stava rappresentando in maniera “assai contenuta” la protesta per Cinecittà: più di cinquanta persone urlanti, pronte ad inveire contro Abete e Della Valle e controllate a vista dalle forze dell’Ordine.

di Giovanni Pirri

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