C’è chi ha dichiarato “Penose le dichiarazioni di Paolo Villaggio che si è scagliato verbalmente contro le Paraolimpiadi”. Il noto attore le ha definite poco entusiasmanti, una esaltazione della disgrazia oltre che molto tristi.
In verità su questo avvenimento sportivo, oramai, considerato come consueto che ha venduto circa 2 milioni e 400 mila biglietti si sono scatenate, senza venirne a capo, polemiche ora interessanti ora sterili.
Alcune hanno riguardato il tema della tecnologia applicata alla disabilità.
Non bisogna dimenticare che molti paesi non hanno avuto la possibilità di prende parte alle Paraolimpiadi di Londra a causa della impossibilità di permettersi delle protesi capaci di far competere a livello internazionale i propri atleti diversamenti abili.
Certi che ogni dichiarazione debba essere verificata nel dettaglio e, soprattutto, si debba concedere il diritto di replica alle persone verso le quali la stampa decida di puntare il dito resta il fatto che, le Paraolimpiadi possono essere considerate, a tutti gli effetti, una conquista irrinunciabile dell’uomo diversamente abile.
Chi reagisce alle avversità della vita merita rispetto perchè esempio di coraggio.
Eppure, in Italia il tema della disabilità continua ad essere un tema scottante che le Tv tendono a nascondere, forse perchè, per molti, la disabilità coincide con il concetto di assistenzialismo. E non è un caso che in Tv non esistano conduttori televisivi meno abili (per gli altri).
di Giovanni Pirri
