Vincolo di una quota dedicata nel contratto di servizio Stato-Rai da estendere anche ai network nazionali privati.
Etichette, Festival, Artisti della nuova musica italiana chiedono un decreto a favore delle quote in tv e radio per la musica prodotta in Italia, come avviene in Francia e in altri paesi, dando vita ad un appello che ora è in cerca di firmatari..
. A guidarli c’è Piotta.
Tra gli altri artisti che hanno aderito Luca Bassanese, Mirco Mariani, Bengi e tanti altri
Domenica 24 novembre alle ore 15 il Mei organizerà a “PoPistoia” un Convegno sul Tema coi Firmatari e altri Ospiti . A coordinare il dibattito ci sarà Luca Valtorta di XL
“Il MEI lancia una proposta e un’iniziativa validissimi per valorizzare la nostra musica indipendente italiana come succede già da anni in Francia, Inghilterra ed altri Paesi evoluti. La Musica da sempre è fonte di OCCUPAZIONE soprattutto tra i giovani.
Il settore delle Attività Musicali in Italia, esprime un volume di affari annuo di circa 3 miliardi e coinvolge circa 400 mila addetti, con 123 mila piccole e medie imprese (si tratta di diversi protagonisti che partecipano con ruoli diversi: produttori e distributori di strumenti, compositori, autori, interpreti, esecutori, editori musicali, case discografiche, organizzatori di concerti ed altri soggetti ancora che collaborano a differenti livelli nel processo di creazione, produzione e distribuzione del prodotto).
In attesa che venga approvata in via definitiva la Legge quadro a sostegno delle attività Musicali e dopo la definitiva approvazione della tax credit per le produzioni discografiche e del live music act per esibizioni di musica dal vivo, particolare importanza ha il capitolo della promozione e diffusione delle produzioni musicali italiane sui media nazionali, oggi particolarmente penalizzate dalle produzioni anglofone.
Tale discontinuità è possibile soltanto se nel nuovo contratto di servizio
Stato-
RAI, sarà inserito un vincolo che preveda una quota pari al 40% di musica italiana prodotta in Italia all’interno dei programmi Radio e Tv, con una ulteriore quota destinata alla promozione dei giovani talenti pari al 20% come in Francia, estendendo tale rapporto anche nel settore dei grandi network radio e tv privati italiani.
Con un intervento a costo zero per il Governo, dunque, si valorizzerebbero i due precedenti emendamenti già approvati (Tax Credit e Act Live) e si moltiplicherebbero i posti di lavoro immediatamente in un settore a forte tasso di occupazione giovanile, attirando anche investimenti in coproduzioni e altre attività meritorie per la crescita e lo sviluppo del settore.
E’ inoltre indispensabile intervenire sul tema della Siae e della raccolta dei diritti primari e connessi per tutelare maggiormente i giovani esordienti e tutti i piccoli autori, editori, produttori, artisti, interpreti ed esecutori indipendenti ed emergenti, per una riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo che riconosca anche le musiche attuali e per un Tavolo Nazionale comune di lavoro per la promozione della musica italiana all’estero e altri interventi anche declinati a livello regionale nonche’ l’attivazione di un tavolo di confronto con le piattaforme digitali e telefoniche multinazionali distributrici di musica per un maggiore riconoscimento in termini economici dei contenuti musicali.
Su questi temi si sta cercando un incontro con il Ministro per i Beni Culturali Massimo Bray e con gli altri protagonisti del settore a livello istituzionale.
”
Bellissime parole quelle portate avanti dalle varie istituzioni.
Nell’attesa che il nuovo futuro si compia sarebbe più che mai indipensabile che la RAI entrasse almeno nell’ottica della velocizzazione del processo di comunicazione alla SIAE dei Borderò che giacciono sotto pile infinite di scarsa attenzione e rispetto per il Diritto d’Autore.
di Giovanni Pirri
