Cos'è Radical Chic? Radical Chic Radicale. Poco di cui dire e tanto da cantare del videoclip di Mino de Santis

radical-chic-1Cos’è Radical Chic ?  Forse le pezze al culo  ma le marche della boutique? Oppure  un mondo  di “ecologist”, “animalist”, “europeist”, “antifascist”?  O quello fatto di Unioni Gay,  dal  Terzo mondo o dello sfruttamento della Cina?

Sicuramente Radical Chic, chic radicale, è il nuovo videoclip di Mino De Santis che, finalmente, ha pubblicato questa esperienza da recensire perchè da fissare per meglio comprenderla. Fermo restando che Radical Chic è una di quelle canzoni che ti spingono  a tirare fuori le parole, anche quelle che l’autore  non ha scritto, tutte le volte che ti salta in mente il suo motivetto.

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Radical Chic“, dalle atmosfere decisamente contiane,  si caratterizza per un testo ironico e pungente, nel quale il cantautore salentino non esita a mettere alla berlina un certo intellettualismo sterile, che a volte caratterizza una certa sinistra.

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Emerge così una critica, senza mezzi termini, a quanti “uomini e donne liberi dal bisogno, con le spalle sempre coperte da papà”,  “gente distinta e raffinata/figli di una sinistra acculturata/che mangia, parla, beve, scrive e fa opinione ma aspetta il popolo per la rivoluzione” disquisendo per ore “sui mali della terra, sulla miseria, sulla povertà”, come della “Palestina, la vivisezione, e poi il buddismo la contro religione. L’islam, la pace, i clandestini”, ed immancabile “poi la buona cucina”. “Radical Chic” è un esempio, dunque, di come il songwriting di Mino De Santis, partendo dalle radici della cultura salentina, si sia aperto verso un immaginario poetico e critico orientato verso temi di rilevanza sociale e politica.  Da rimanerci di stucco come dei Manichini.

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Secondo  Gianni De Blasi: “Il radical chic più che l’opposto del pezzente è l’opposto del “bonacciu”. Quest’ultimo chiacchierando ingenuamente nel bar del paese, sorseggiando Dreher con la salopet ancora sporca di tintura da parete, riesce a decostruire realmente e un sistema attraverso la propria stessa sincerità. Il pensiero “dellu bonacciu” è vivo ed attivo e conserva onestà. Il radical chic invece è piuttosto colui il quale maschera e fa del buonismo e della rivolta un atteggiamento modaiolo in cui la sincerità non trova più spazio. La cosa più grave è che questa gente attraverso l’ignavia e l’ inazione lascia campo libero all’avanzata di gran parte dei mali sociali che paradossalmente criticano bevendo vino nei locali alla moda”.

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Il videoclip di “Radical Chic” di Mino De Santis è tratto dal suo recente album “Muddhriche”, edito da Ululati, etichetta discografica di Lupo Editore

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