“Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi“
È l’ultima storia scritta da Cesare Pavese su un pezzo di carta, prima di lasciare i suoi lettori, la sua vita, i suoi libri. Il saggio di Demetrio Paolin, Non fate troppi pettegolezzi, parte da questo finale per raccontare un inizio. Anzi, quattro inizi.
Seguendo l’auspicio di Pavese l’autore mette in cortocircuito le storie di quattro scrittori torinesi: Emilio Salgari, Franco Lucentini, Primo Levi e lo stesso Pavese che per ragioni simili ma anche differenti hanno vissuto al servizio della scrittura. Paolin incrocia le loro opere e i luoghi dove hanno vissuto, meditato, amato le parole fino al punto di doversene liberare per regalarle agli altri.
Non fate troppi pettegolezzi è una passeggiata narrativa che riflette sull’arte, sulla ricerca della propria voce e sullo scrivere senza mettere mai nessuno in cattedra ma mescolando gli sguardi agli squarci biografici, dove il racconto dell’Io si amalgama con quello di tutti noi che amiamo leggere (e scrivere).
Non fate troppi pettegolezzi

- 110 pagine
- 10 Euro
- collana Metronomi
- in libreria dal 6 febbraio
