Storia della musica: Capitolo Tolleranza XXI secolo. Quando vinse Conchita la drag queen con la barba (Eurovision)

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E’ una vittoria che resterà alla storia. Lei era molto di più di un artista drag queen. Si chiamava Conchita Wurst e giusto il tempo di una notte, sconvolse Copenhagen ed il mondo intero. Il suo volto avvolto dalla barba rasata al punto che piacque, fece riflettere circa 180 milioni di persone di 45 paesi diversi che la decretarono regina incontrastata dell’Eurovision Song Contest.

Son bastati così  tacchi alti, ciglia farfalla ed una voce da Diva a  mandare in frantumi modelli soliti per lasciare il posto allo stupore e sospendere l’incredulità degli spettatori –  neanche fosse stata la protagonista di uno spettacolo di teatro – e far vincere  l’Austria è la prima vittoria dal 1966.

Fu così che Thomas Neuwirth  (classe 1988),   vero nome di Conchita, fece “tana liberatutti”  nel gioco del nascondersi tipico dei mondi che amano considerare in maniera dispregiativa chi tende a  mostrarsi diverso dal prossimo, purchè diverso lo sia, segretamente, solo a letto.

Conchita Wurst trionfò nella finale della competizione canora paneuropea  sulle note di “Rise Like a Phoenix”, in un clima di festa molto colorato e fra lo sventolare delle bandiere austriache.

Niente fu possibile al fare mascolino di  Emma, in gara per l’Italia con “La mia città” perchè a vincere furono   la tolleranza e il rispetto”.

di Giovanni Pirri

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