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Lunedì 8 settembre è tempo di Robert Plant sul palco della Roundhouse di Londra. A partire dalle 22.

Il mistico fraseggio di Robert Plant alle redini dei Led Zeppelin è parte integrante di alcune delle più influenti e iconiche incisioni del rock. Anche la carriera solista di Plant si è dimostrata estremamente gratificante sposando le profonde tradizioni della musica americana e britannica in una eclettica discografia che include ogni genere, dalla new wave al rock delle origini. L’ultimo disco di Plant è Lullaby and…The Ceaseless Roar.

Con i Led Zeppelin, la voce di Robert Plant cambiò il Rock’n’Roll. Come artista solista, la sua carriera è rimasta affascinante. La musica di Plant miscela e sovrappone spontaneamente i generi, incluso i progetti con il vecchio compagno di banda Jimmy Page, il grande della chitarra Jeff Beck e l’icona della bluegrass Alison Krauss. Quando Plant salirà sul palco della Roundhouse, ascolteremo i brani dal suo album del 2014. Alle 22, sul palco, sale di fatto una leggenda.

La serata si apre alle 20:45, con il fenomenale cantautore britannico Luke Sital-Singh. Il suo recente album di debutto , The Fire inside, è una collezione di folk rock che richiama alla mente i più grandi cantanti e cantautori del presente e del passato come Justin Vernon dei Bon iver e Nick Drake.

Grazie a un risolutissimo stile cantautoriale e a una voce angelica, Luke Sital-Singh ha ispirato paragoni con Jeff Buckley e Neil Young offrendo candidi inni folk a metà fra un sussurro malinconico e un intimo lamento. L’album di debutto in Studio di Sital-Singh è ricchissimo di brani appassionati come “Nothing Stays the Same” e “I have been a fire”.

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