“Il potere non è una cosa
che ha una geografia.
Il potere reale e’ il denaro.
Il denaro non vuole fare carriera.
Può comprare cose e persone”
[Michele Sindona]
Si è svolta all’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, la cerimonia di apertura della VIII edizione del Roma Fiction Fest . Un appuntamento dovuto per il Festival che meglio rappresenta il punto di incontro tra le diverse realtà nazionali ed internazionali che rendono grande ed importante il settore dell’Audiovisivo.
In questa edizione, Carlo Freccero, ha scelto di inserire una finestra notevole, politica, cruda. Ha ospitato, giusto ieri, una delle grandi anteprime del #RFF2014. Parliamo di “Qualunque cosa succeda. Giorgio Ambrosoli. Una storia vera.” una pellicola che è anche una gran bella scommessa e, al tempo stesso, una grande opportunità per ribadire che la fiction e’ qualcosa di reale e sposa il linguaggio filmico per non dimenticare.
Presenti alla cerimonia di apertura della VIII edizione del Roma Fiction Fest, c’erano tutti i protagonisti della mini serie coprodotta da RAI FICTION e 11 MARZO FILM, quindi , il regista Alberto Negrin , Pierfrancesco Favino e l’intero cast di attori.
Nella Sala Sinopoli gremita di gente non potevano, poi, mancare alcune delle persone che hanno vissuto vicino ad Ambrosoli: l’attuale Presidente della Rai Anna Maria Tarantola , grande amica e collega, sensibilmente provata dall’emozione, Umberto Ambrosoli , l’orfano di Stato di un padre ucciso dalla politica corrotta intenta a cancellare piste utili, depistare indagini sicure, rimescolare carte e, quindi , a scrivere i vergognosi capitoli che fanno parte della storia italiana recente. La mini serie è liberamente tratta “si fa per dire” dal libro scritto da Ambrosoli figlio che sottolinea come Ambrosoli padre, quell’11 luglio del 1979, ebbe a conoscere la morte poichè , di fatto, a favore dei poteri contrari all’illecita finanza, alla connivenza politica , quindi, allo strapotere mafioso.
Sul palco anche Carlo Freccero orgoglioso di mostrare le gesta di uno dei grandi personaggi della storia reale – grandi per il solo fatto d’essere stati gli esclusivi artefici della storia che si sono dati – e di ospitare in platea il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano” .
“Qualunque cosa succeda. Giorgio Ambrosoli. Una storia vera.” è un film che trasmette il senso per lo Stato anche se, spinge a domandarti che senso abbia combattere, a costo della propria vita, forze avverse, oscure, perchè TI MOSTRA CHIARAMENTE CHE NON CE LA PUOI FARE QUANDO LA VILTA’ DEGLI UOMINI SI PRESTA AD ANNULLARE LA SAGGEZZA.
Da secoli le connivenze Stato-Mafia rappresentano il terreno fertile nel quale trovano spazio di semina le virtù “politiche” dei forti e l’idea è che certi film non facciano altro che anestetizzare le coscienze abituandole , “film dopo film” alle fitte trame da telenovelas che la bramosia di potere si mostra capace di suggerire.
Ciò a dimostrazione che “Qualunque cosa succeda. Giorgio Ambrosoli. Una storia vera.” è un film chiaro perchè nasce da un testo che non nasconde i nomi di figure e figuranti “dietro la penna”, e non disperde tesi tra le sue righe.
E’ questo il talento di Umberto Ambrosoli che la RAI ha raccolto e Roma Fiction Fest ha contribuito a divulgare.
Nell’accogliere il ringraziamento della paltea Pierfrancesco Favino , tra i protagonisti indiscussi della fiction dell’anno non ha potuto non ribadire di aver chiesto scusa alla famiglia e di aver appreso il valore di quella integrità che ieri sera, al termine della proiezione ha spinto i presenti a spendersi in un lungo, interminabile, applauso.
Inevitabilmente….quando Memoria e cinema si sposano in una Fiction che rilegge la storia.
di Giovanni Pirri


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