Cristicchi e la “Buona novella” Martedì 1 aprile Teatro Orfeo.

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Mercoledì 1 aprile, alle ore 21.00 debutta al Teatro Orfeo di Taranto una nuova versione de “LA BUONA NOVELLA” di Fabrizio De Andrè, interpretata da Simone Cristicchi

«Il momento storico con i suoi grandi cambiamenti sociali, culturali e di valori ci ha dato la spinta. La figura, la parola e i gesti di papa Francesco sono elementi che ci hanno ispirato e saranno presenti nello spettacolo. Proprio riflettendo sul lavoro di Fabrizio De Andrè, rivoluzionario e intenso, abbiamo sentito l’urgenza di “farcirlo” di contemporaneità, andando a toccare alcuni temi. Abbiamo proposto la nostra idea a Dori Ghezzi e la Fondazione in toto ci ha appoggiato».

Ad affermarlo è Simone Cristicchi in persona uno dei protagonisti chiave dello spettacolo che è nato e ha preso  forma in Friuli Venezia Giulia  partendo dall’idea di una nuova riproposizione de “La nuova novella” di Fabrizio De Andrè, concept album uscito nel 1970 tratto dai Vangeli apocrifi.

I maestri Valter Sivilotti e Giuseppe Tirelli, con il cantautore Simone Cristicchi e il fotoreporter Luca d’Agostino, hanno lavorato assieme alla Fondazione “Fabrizio De Andrè”, presieduta da Dori Ghezzi, illuminare di contemporaneità  il sempre attuale e intenso testo del grande cantautore.

Ad accompagnarli sul palco l’Orchestra della Magna Grecia – Coro Archita di Taranto

Arrangiamenti e direzione Valter Sivilotti
Testi di Don Andrea Gallo (Comunità di San Benedetto al porto – Genova),
Don Pierluigi Di Piazza (Centro di accoglienza Padre E. Balducci – Udine)
Coordinamento e ricerca testi a cura di Giuseppe Tirelli
Da un’idea di Valter Sivilotti e Giuseppe Tirelli
Con il patrocinio della fondazione “Fabrizio De Andrè” e la collaborazione di a.ArtistiAssociati.

Repliche:
28 Aprile –  Teatro Valentino di Castellaneta (TA) ore 21.00
29 Aprile –  Auditorium Regina Pacis di Molfetta (BA) ore 20.30

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Simone Cristicchi Cantautore romano dell’ultima generazione, si è affermato e distinto per l’originalità del suo repertorio e per la qualità della sua scrittura, sempre attenta ai grandi temi sociali e con una particolare predisposizione per le iniziative di valenza culturale.

Già vincitore nel 2005 del Premio Gaber e del Musicultura con Studentessa universitaria (dall’ album Fabbricante di canzoni), trionfatore di Sanremo 2007 con Ti regalerò una rosa, premiato da Mogol nel 2010 per il testo di L’ultimo valzer, è rappresentante di spicco dei cantautori italiani. E’ il caso di scrivere che, anche se in tv lo si vede sempre meno Simone Cristicchi, live fa davvero un gran bell’effetto. Con il suo particolare bagaglio legato ai temi, ai contenuti, al rigore delle proposte ma senza dimenticare l’allegra ironia di alcuni successi come la famosa “…vorrei cantare come Biagio Antonacci” è diventato, nonostante la giovane età, un personaggio di riferimento per i tanti appassionati della canzone d’autore.

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