(@MatiskloEdiz) “Una piuma a Babilonia”, l’esordio in versi di Enzo Lomanno

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Nella raccolta la poesia dei margini e l’anima di lotta che contraddistinguono il Collettivo “Bibbia d’Asfalto”.

La poesia di Enzo Lomanno è il passante attento a cui non sfugge nulla, la viaggiatrice curiosa il cui sguardo si posa non tanto sulla dimensione monumentale delle nostre città quanto su quei brandelli di vita minima che sfuggono ai più, ma che rivelano l’Italia di oggi meglio delle arcate del Colosseo o la maestosità del Pantheon.

È il nocciolo della poetica di “Bibbia d’Asfalto”, il Collettivo creato da Lomanno nel 2012, portata avanti dal suo fondatore anche nella sua prima silloge, “Una piuma a Babilonia”, in uscita oggi in versione digitale per Matisklo Edizioni, giovane case editrice ligure sempre attenta alle voci “fuori dal coro” che provano a raccontare la contemporaneità.

E la contemporaneità di Lomanno è soprattutto legata a Roma. Il uso ambiente è la capitale. Non la Roma dei papi, piuttosto quella dei Pasolini, la “Babilonia” sulla quale la penna del poeta si posa con la leggerezza di una piuma, ma una piuma il cui peso è quasi insostenibile. Scrive bene Sebastiano Patanè nella sua introduzione al volume: «Enzo Lomanno è tra i poeti che spiegano la parola da ogni lato, in ogni minima sfaccettatura, restituendole la forza ed il peso che questa detiene».

E come spesso accade, quando si parla di poesia, l’universalità del verso scioglie la città eterna in uno sfondo qualsiasi, una nuova Babilonia globale in cui centri e periferia vengono meno e i fili s’ingarbugliano. Il narrato di Enzo Lomanno potrebbe essere accaduto dovunque e a chiunque, perché appartiene a tutti ed è impossibile non riconoscervisi, indipendentemente dal vissuto personale.

È la poesia dei margini, quella che scaturisce da questo libro. Bisogna scoprirla, cercarla sotto la superficie e lontano dalla “grande bellezza” che invade gli occhi, sbirciare tra le pieghe, dove guardare non è facile e non è raro aver voglia di distogliere lo sguardo. Un’opera in cui, citando ancora Patanè, «si avverte la magnifica analogia di una singola vita a confronto con la Storia» e che ci consegna il bilancio umano di un’intera generazione, disperata e offesa ma anche coraggiosa, lucida, appassionata, «che ha affondato le mani nel sentimento più alto come nel fango».

“Una piuma a Babilonia”, con la prefazione di Sebastiano A. Patanè Ferro e la copertina di Ksenja Laginja, è disponibile in tutte le librerie on-line nei formati ePub, Pdf e Mobi per Kindle.

Per approfondire: www.matiskloedizioni.com/unapiumaababilonia/

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