(@LuigiLibra) La canzone napoletana? Servirà a formare i giovani

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Al via il progetto di Luigi Libra  che affronta Napoli e l’incanto melodico degli anni cinquanta (Graus Editore)

Un libro, firmato da Serena Albano, un disco e un Dvd in uscita a giugno.

“Il nostro passato dovrà servire ai giovani per costruire il futuro”. E’ il messaggio di Luigi  Libra  legato  al  progetto  Napoli e l’incanto melodico degli anni cinquanta che  parte  dal  libro  scritto  da  Serena Albano, giornalista napoletana, co n una vasta esperienza in editoria ed oggi  impegnata  nel  sociale.

Il libro verrà presentato giovedì 11 giugno alle ore 17.00 al Circolo Rari Nantes. Introduce e modera Francesca Scognamiglio Petino.  Interventi di  Serena Albano  e Luigi  Libra. Con la partecipazione straordinaria di PAOLO LIMITI. Sarà presente Fabrizio Rivelli per la Emanagement & Produzioni

Libra  debutta  a  quindici  anni,  conseguendo  vari  riconoscimenti  e  realizzando, nel 2001, il brano “Dooje parole”, che si aggiudica il Premio della Critica alla VI  edizione del rinato Festival di Napoli. Segue l’album  “ Ddoje parole tra Napoli e Marechiaro ” ,  in collaborazione con Luciano Liguori e Gianfranco Caliendo, il singolo Amare di meno, l’Ep  “ Amarsi un po’ ” ,  l’album  “ Napoli  duets ” ,  a  cui  nel  2012  è  stato  conferito  il  Premio Speciale  “Mia Martini” .

Libra ha duettato e collaborato con artisti italiani e di caratura internazionale.  Tra  questi:  Alasko,  Al Bano,  Francesca  Alotta,  Tullio  De  Piscopo,  Il  Giardino  dei  Semplici,  Peppino  Di  Capri,  Alina  Izquierdo, Tiziana  Rivale,  Manue la  Villa .

Entrato  più  volte  nei  cast  delle  trasmissioni  di  Paolo  Limiti,  gli  è  stato  riconosciuto  il  ruolo  di  nuovo  interprete  del  repertorio classico della canzone napoletana, a cui abbina una produzione da cantautore che,  anche se radicata nella tradizio ne , la rilegge, per riproporla anche alle nuove generazioni. Dal  2014  è  stato  nominato  Ambasciatore  della  Canzone  Napoletana  nel  Mondo.

L’approdo al  progetto  Napoli e l’incanto melodico degli anni cinquanta consolida anche il rapporto artistico  con  Paolo  Limiti e  prevede ,  oltre  al  libro,  anche  un  disco  e  un  Dvd .  Nella  sua  intensa  prefazione , Limiti, narra alcuni succulenti aneddoti  su  Totò, Teddy Reno ed altri nomi e miti  dello spettacolo.  Libra  si ispira ai punti di riferimento citati dal noto conduttore  televisivo che  racconta : “ Vicino a ‘Ddoje parole’ c’è anche il mio nome. Quando Libra mi chiese di fare una  canzone con lui e mi fece sentire la sua intrigante melodia gli dissi che non sarei stato capace  di  scriverla  nella meravigliosa  lingua  napoletana che  amo  ma  che  non  conosco  così  a  fondo.  ‘ Falla  in  italiano ’ ,  mi  disse  lui,  ‘ e  poi  ti  aiuto  io  a  girarla in  napoletano ’ .  Così  abbiamo  fatto  e  quindi la sento anche mia. E se sono proprio di fantasia, arrivo alla spudoratezza di dire agli  amici che comporre  in napoletano non è così difficile. Pinocchio? Sì! Ma non ditelo a nessuno”.

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