Si intitola “Invincibile“. E’ il singolo di ALESSANDRO MARELLA , ragazzo sincero, affetto da SMA.
Invincibile viene pubblicato il 25 settembre a cinque giorni di distanza dall’inizio della campagna di raccolta fondi a favore delle famiglie affette da SMA. Raccolta che si protrarrà fino al 4 ottobre. Alessandro che da sempre combatte la sua battaglia contro una malattia aggressiva come questa ha le idee molto chiare sul concetto di vita. Abbiamo cercato di conoscerlo meglio attraverso la nostra intervista.
Mi colpiva la frase che è stata scritta nel teaser di Invincibile: “Se l’infinito è un concetto espresso in quello che sei, accendi il giorno nel buio e immagina“. E’ un pensiero che nasce da qualcosa di molto profondo?
Nasce come sintesi di una esperienza personale di vita. Permea un pensiero molto particolare rivolto alle persone affette da SMA e in questa frase c’è la voglia di vivere in maniera positiva e di credere in se stessi.
Ed è un modo per conoscere e comprendere che una malattia anche se non è curabile può, comunque, essere sconfitta?
Quello della conoscenza è il momento più importante, per non dire chiave. Spesso quando si fa beneficienza si pensa a come trovare la cura , in questo contesto è importante, prima di tutto sapere. Entrare in empatia con una malattia che colpisce fin da piccoli.
Cosa si deve sapere di questa malattia e cosa non si vuol far conoscere? Se c’è bisogno di un inno vuol dire che c’è una lotta in corso. E se c’è bisogno di una lotta vuol dire che c’è qualcosa che non va?
La SMA non è una malattia molto conosciuta ed è circondata da un alone di paura capace di allontanare le persone. Se lottiamo per togliere di mezzo la paura avremo più possibilità di affrontare meglio le realtà che non ci piacciono e di integrarle nel nostro vivere quotidiano.
In questo tipo di patologia quanto conta la prevenzione?
Diciamo la prevenzione è importante fino ad un certo punto. Nel senso che l’amore per una persona trascende da tutto. Anche perché la malattia si manifesta nel tempo.
La medicina oggi come si sta muovendo per risolvere i problemi di questa forma di atrofia?
La SMA (Atrofia Muscolare Spinale) rappresenta la causa principale di morte infantile nei paesi sviluppati. Un bimbo su 6.000 ne è colpito e al momento non esiste ancora una cura. Dall’anno scorso però la ricerca scientifica è entrata nella fase clinica umana con risultati incoraggianti sui primi bambini coinvolti.
L’incontro con Simone Bertoletti come è nato?
E’ nato casualmente. Quando l’ho conosciuto era il direttoire artistico di un festival che si fa qui nella città dove vivo e questa estate stava cercando un personaggio di successo. Incontrandoci ci siamo conosciuti ed è nata una amicizia fantastica che ha prodotto questa canzone.
Hai scritto tu il testo?
Il testo è stato scritto all’interno del gruppo degli Abanero ossia insieme a Fabio Toninello , Francesco Aprigliano, Omar Matera e Gianni Pilotto
Che rapporto hai con la Musica?
La pratico da quando sono piccolino e, nonostante le numerose difficoltà che ho dovuto affrontare per studiarla, mi ha insegnato tante cose.
Tu sei affetto da SMA. Ricordi ancora il momento in cui hai preso consapevolezza della tua malattia?
La SMA colpisce fin da bambini. Mi sono accorto di averla intorno ai 5 anni. La mia è stata una accettazione senza troppi traumi. Fin da piccolo ho così vissuto e affrontato i singoli problemi che man mano si presentavano senza mai perdermi in pensieri / paure più grandi di me.
C’è un messaggio che vuoi lanciare più di altri?
La musica deve servire a lanciare messaggi e non ci deve far dimenticare la voglia di vivere e di combattere per quello in cui si crede. E’, quindi, uno strumento necessario per espirmere quella parte di sé che non si conosce ed è insita nell’animo umano sensibile.
E…
Mi piace l’idea di rivolgere un invito a coloro i quali sentiranno questo brano. Vuole indurre le persone alla riflessione ma con allegria. Per questa ragione “Invincibile” lo definisco un brano particolare. Ambisce a trasportare chi lo ascolta in una dimensione diversa. Nuova.
di Giovanni Pirri

