Festival La Parola che non muore: VIAGGIO DI SOLA ANDATA di Rosario Montesanti (2 ottobre, Civita di Bagnoregio)

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Una sceneggiatura scritta su misura per Nino Manfredi; un film purtroppo mai realizzato.

Da lui apprezzato, amato e fatto proprio, ora divenuto un romanzo edito da Teke Editori, in che sarà presentato venerdì 2 ottobre all’interno di Palazzo Alemanni di Civita di Bagnoregio nell’ambito del prestigioso festival “La parola che non muore” .

Artefice ne è Rosario Maria Montesanti, da anni regista, sceneggiatore, autore televisivo per importanti programmi e documentari televisivi; scrittore dalla penna florida e leggera, come lieve è il modo in cui ha deciso di affrontare un argomento assai delicato: quello della terza età. Darsi una chance anche dopo aver perso l’amore di una intera esistenza, mettendo le abitudini a repentaglio ma caricandosi dell’energia di un pensiero costante: quel soffio vitale che ha dato un senso al passato e che puo’ ancora ispirare un possibile presente e futuro di serenità e armonia interiore.

Viaggio di sola andata – questo il titolo del libro che sarà illustrato, oltre che dall’autore, anche dalla voce di Pino Ammendola e dall’accompagnamento musicale del Maestro Stelvio Cipriani – racconta di Nicola, un ex impiegato ministeriale e vedovo, che vive con grande dignità la sua solitudine e le sue modeste condizioni economiche, ancorandosi alle abitudini e a piccoli e  modesti  riti quotidiani: una condizione fragile che, per lui, sarebbe inopportuno e grave sconvolgere. Una rete televisiva lo intervista e pur di raggiungere più ascolti, non esita a scardinare  cinicamente la sua vita, rubandogli, con l’inganno,  l’unico capitale di cui è ricco: la sua storia, i suoi sentimenti, la sua intimità. Una violenza così forte da portarlo sull’orlo del suicidio. Ma, prima dimettere in atto l’insano  gesto,  decide  di onorare una promessa fatta molti anni prima a sua moglie Giovanna, un giuramento che per la  prima volta, lo porterà lontano da casa, incrociando le tessitura di una ragnatela sentimentale che innesca la possibilità di un nuovo amore come nesso: un sentimento nuovo, mai provato prima, un peccato molto più grave di qualunque tradimento. Una riserva insperata di ossigeno, probabilmente l’ultima per molti, alla quale è fondamentale attaccarsi per respirare la parte forse migliore del proprio cammino esistenziale.

ROSARIO MARIA MONTESANTI

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(Foto: Martha Elisabeth Montesanti)

Regista, sceneggiatore, autore televisivo
Romano di nascita, dopo esperienze teatrali come autore, regista e interprete e attore di doppiaggio, nel 1974, si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia  come direttore della fotografia e regista.
Collabora con varie produzioni di spot pubblicitari e, come autore e regista, realizza per Rai 2 e Rai 3  vari programmi fra cui SERENO VARIABILE, CERCANDO CERCANDO, LIMOUSINE; LA GRANDE STORIA IN PRIMA SERATA, IL MIO ‘900, NATI SENZA CAMICIA; IO LO CONOSCEVO BENE…
Realizza un film lungometraggio, opera prima, dal titolo: OLTRE LA NOTTE, in onda su RAI 1, RAI 2 e RAI 3. Ha collaborato come documentarista con l’ISTITUTO
GEOGRAFICO DE  AGOSTINI realizzando collane come CITTA’ DEL MONDO, BELLEZZE DEL MONDO, MERAVIGLIE DELL’ARCHEOLOGIA; con l’ISTITUTO LUCE, con il Gruppo LA REPUBBLICA – L’ESPRESSO realizzando le collane:I SEGRETI DI ROMA di Corrado Augias; ITALIANI di Corrado Augias e Lucio Vilari, I SEGRETI  DELLA MUSICA di Corrado Augias.

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di Rosario M. Montesanti
Copyright 2015 Teke Editori
Linea Editoriale da 0 a 100
Prima Edizione Aprile 2015
Teke Editori – Roma
Editing Stefano Teloni
Impaginazione Grafica
Tiziana De Molli
Stampato in Italia
Andersen S.P.A. – Borgomanero (NO)
ISBN 9788897217244

 

Un libro di
Rosario Maria Montesanti
A Nino Manfredi

Venerdì 2 ottobre 2015 – Ore 19

 Festival LA PAROLA CHE NON MUORE
Direzione Artistica: Massimo Arcangeli, Giancarlo Liviano D’Arcangelo

Palazzo Alemanni
Civita di Bagnoregio (VT)

Interviene l’autore

Letture di brani del libro di Pino Ammendola
Al piano il maestro Stelvio Cipriani

La vita è un viaggio di sola andata
E tutti aspettiamo,
a volte con rassegnazione,
l’ultima fermata.
Basterebbe avere il coraggio
di scendere una fermata prima e, forse,
potremmo affrontare il capolinea in modo diverso.

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