#ROMAFF10
“No! Il dibattito no!”, afferma un accalorato Nanni Moretti nel suo Io sono un autarchico.
Una provocazione è chiaro, dato che quelle discussioni sono servite e Moretti ne è stato uno dei principali protagonisti. Proiezioni e dibattiti, infatti, erano il cuore pulsante del Filmstudio, storico cineclub romano aperto nel 1967 da Americo Sbardella e Annabella Miscuglio ed attivo ancora oggi.
Certo non può mancare un po’ di nostalgia ripensando a quegli anni in cui si potevano vedere i lavori di un artista d’avanguardia dell’animazione come Norman McLaren, o le opere della Nouvelle Vague francese, dell’espressionismo tedesco, dell’underground americano, il cosiddetto cinema impegnato fatto da maestri e da giovani promesse. Non solo, nel Filmstudio si poteva assistere anche alle prove teatrali del Living Theatre e proprio in quella saletta fumosa e piena di sogni sono passati registi come Bernardo Bertolucci, Jean-Luc Godard, Michelangelo Antonioni, Glauber Rocha, Fernando Solanas, Pier Paolo Pasolini, Eric Rohmer, Robert Kramer, Straub e Huillet, solo per citarne qualcuno.
Diviene opportuno, quindi, raccontare una storia tanto illustre e a raccogliere il testimone è Toni D’Angelo – a cui è stato messo a disposizione l’archivio di questo monumento alla cinematografia mondiale. Il regista si è lasciato andare ad un viaggio assolutamente personale ed introspettivo, in cui ha trattenuto ciò che lo ha maggiormente impressionato coadiuvandolo con interviste agli autori che hanno vissuto il Filmstudio. Ciò che ne esce fuori è una narrazione emozionale di una vita che c’è stata e che non c’è più, o meglio, si è trasformata.
Il film di TONI D’ANGELO con sceneggiatura e dialoghi di TONI D’ANGELO ed ARMANDO LEONE e le musiche di ALVIN CURRAN è una produzione International Madcast – Associazione Culturale Filmstudio –Bronx film –Terranera – Minerva Pictures – con il supporto di Roma Lazio Film Commission. Il film contiene INTERVISTE e TESTIMONIANZE di Bernardo Bertolucci, Jonas Mekas, Nanni Moretti, Vittorio Taviani, Carlo Verdone, Adriano Aprà, Armando Leone…
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Toni D’Angelo nasce a Napoli il 6 Dicembre del 1979. Autore, sceneggiatore e regista, e me m bro dell ’Accademia del Cinema Italiano (Premi David di Donatello) , Premi Vittorio De Sica dal 2007 e dell’European Film Academy premi EFA dal 2012 . Dopo essersi diplomato al Liceo Scientifico, si scrive al D.A.M.S. di Bologna.
In questi anni la sua passione per il cinema cresce sempre più, v ede tre film al giorno e sogna di fare il critico cinematografico . Ma la teoria lo annoia e decide di andare a sbirciare su qualche set per vedere come realmente si realizza un film e questo lo fa sentire vivo.
Così , dopo aver fatto da assistente alla regia in molte opere, decide di fare il grande salto e passare dietro la macchina da presa. Per la sua opera prima s’ispira a un racconto di Charles Bukowski e realizza Bukowski, Casoria , un ’ménage à trois’ ai limiti dell’erotico. Laureatosi con una tesi sulle forme poetiche nel cinema di Abel Ferrara, tra il 2002 e il 2004 diviene il suo assistente. Insieme scrivono il soggetto, mai realizzato, Morire A Napoli . Nel 2007 realizza il suo primo lungometraggio Una Notte con cui riceve la candidatura come Miglior Regista Esordiente nella cinquina per i David di Donatello . Nel 2009 il documentario Poeti , una sorta di block – notes sulla Poesia a Roma, è selezionato alla 66° Mostra del Cinema di Venezia in una sezione collaterale. Nel 2013 passa al noir con L’innocenza di Clara , selezionato in concorso al World Film Fest di Montreal e al Courmayeur NoirI nF estival . Nel 2014 firma il cortometr aggio Ore 12 , presentato al Festival di Roma. In questo periodo è impegnato con la preparazione del suo terzo lungometraggio: Falchi.
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