Presso l’Anfiteatro della SUPSI a Lugano-Manno.
Reputazione, privacy e proprietà al tempo del web. La tutela della web reputation, un tema delicato.
Se ne parla con gli avv. Edy Salmina, Sveva Antonini, Luca Mazzanti e l’Ing. Alessandro Trivilini
La tutela della propria reputazione on line, della privacy e della proprietà è oggi più che mai un argomento di discussione. Questa la tematica che verrà affrontata mercoledì 4 novembre nell’incontro “Web Reputation, come tutelarsi?” in programma alla Sala Anfiteatro della SUPSI a Lugano-Manno (Centro Galleria 2, Lugano-Manno) alle ore 17.30. Professionisti del settore legale ed informatico si confronteranno sulla legalità ai tempi del web.
Interverranno l’Avv. Edy Salmina, autore di numerosi contributi scientifici in ambito di diritto penale, diritto dei media e privacy; l’Avv. Luca Mazzanti che si occupa, in particolare, di diritto penale d’impresa e di diritto penale tributario; l’Avv. Sveva Antonini, specializzata nella proprietà intellettuale dal 2003, oggi responsabile del Dipartimento legale di Red Points ed autrice di pubblicazioni in tema di diritto d’autore e media; l’Ing. Alessandro Trivilini, docente di ingegneria del software e responsabile del Laboratorio di informatica forense della SUPSI. Autore di libri e pubblicazioni scientifiche sul tema della sicurezza informatica, ha lavorato per alcuni anni in Silicon Valley in qualità di sviluppatore di software nel campo della sicurezza aeroportuale.
Nella nostra “società del rischio” avere una buona reputazione on line, oggi fortemente determinata dal motore di ricerca Google, è ormai una condizione necessaria per avviare o continuare rapporti personali, professionali, amministrativi o finanziari. Tuttavia nella attuale società della comunicazione nulla è esposto a rischio come la reputazione stessa. Oggi, la guerra della reputazione si vince o perde sul web. Violazioni della privacy, pubblicazioni di immagini private senza il nostro consenso sono all’ordine del giorno e molto spesso non si ha la percezione e la conoscenza di come potersi difendere.
Subito dopo la Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 13 maggio 2014 – che ha riconosciuto il diritto all’oblio, ovvero il diritto per l’utente di scomparire dal web quando le notizie che lo riguardino non siano più oggetto di cronaca – Google ha ricevuto un totale di 250.000 richieste di rimozione links, di cui 1645 di cittadini svizzeri, 11.512 dall’Italia, 13.478 dalla Spagna, 18.597 dalla Gran Bretagna, 25.272 dalla Germania e, prima assoluta, la Francia con le sue 29.250 casi di richieste di rimozione.
Tuttavia solo circa il 25% delle richieste viene accolta dal colosso statunitense e i tempi non sono sempre velocissimi.
Ecco perché nella conferenza si affronteranno altre possibili soluzioni per “scomparire dal web”, anche attraverso l’esempio di alcuni case history. E’ importante che chi utilizza la rete capisca che non si tratta più di un terreno caratterizzato da sola libertà, ma anche di uno strumento che deve essere soggetto a limiti nel momento in cui sono coinvolti i diritti della persona. Conoscenza e informazione sulla tutela della reputazione in rete diventano quindi pretesto di discussione per aprire un confronto mirato.
Red Points, capofila europeo nel settore della Web Reputation, è nata nel 2011 e con sedi in Spagna, Germania, Italia e Inghilterra: società composta da un team di avvocati esperti in proprietà intellettuale/diritto penale e informatici specializzati, si avvale di un innovativo software in grado di monitorare, localizzare e gestire la rimozione/de-indicizzazione da Google delle lesioni del diritto all’immagine e alla reputazione di persone e aziende.
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