E’ pronta a partire la Rassegna Sguardi S-velati: punti di vista al femminile IV Edizione. Verrà presentatata ufficialmente Giovdì 9 gennaio alle ore 17 al Teatro DUE Roma di Via due Macelli a Roma
Sguardi S-velati: punti di vista al femminile (a cura di Ambra Postiglione e Annalisa Siciliano) è una rassegna teatrale che nasce dal proposito di soffermarsi su un punto di vista speciale che non sia veicolo di “una condizione” quanto piuttosto di una particolare lettura della realtà contemporanea.

La rassegna si pone come un momento di convergenza tra esperienze diverse per cultura, età, rapporti sociali e familiari in cui la figura femminile non costituisca una “tematica” quanto piuttosto un “punto di vista”, un’ottica a 360° per esplorare storie e sentimenti assolutamente universali.
Non un teatro retorico, dunque, fatto di donne o per le donne ma un teatro che attraverso le donne – siano esse attrici, autrici, registe o protagoniste – passi al setaccio problematiche comuni e condivise per raccontarne un aspetto.
Verrebbe da chiedersi se non è anacronistico, oggi, dedicare uno spazio privilegiato alla libera espressione del punto di vista femminile? “Possiamo votare, possiamo studiare, possiamo addirittura indossare la minigonna, cos’altro vogliamo?!“
La verità è che dietro alla presunta parità dei sessi ed a quel velo di “politicamente corretto” che rende il tema delle pari opportunità strumentalmente abusato negli ambiti più disparati, l’Italia continua ad essere un paese inospitale ed ipocrita, ancora del tutto incapace di accogliere e di valorizzare l’apporto femminile con tutte le sue specificità. Ma se, da un lato, la donna continua ad essere percepita come un elemento diacronico – professionalmente scomodo e socialmente decorativo – dall’altro la sua visione costruttiva si distingue, nonostante tutto, come una risorsa carica di energia e di positività.
La quarta edizione di Sguardi S-velati: punti di vista al femminile punta ancor più fermamente sulla voce di donne che reagiscono affermando sé stesse, che vanno avanti per la propria strada e che – perché no? – alla fine sanno anche essere FELICI. Non vogliamo più parlare di donne sconfitte, vittime di un sistema che subiscono in maniera remissiva ed autolesionista ma di donne ironiche e pungenti che di quel mondo ostile ci descrivono le debolezze commiserandone il fallimento.
Ciò che ci interessa indagare non è, dunque, la condizione delle donne (noi stiamo benissimo!) ma la condizione di una società che continua a sprecare le proprie occasioni di migliorarsi attraverso una vera inclusione sociale e svelare, ancora una volta, i più vari aspetti della realtà che viviamo attraverso il prezioso velo interpretativo dell’essere donna.
Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 18.00
CRAL E DOPOLAVORO: BANCA INTESA, ENI, FIMMG (Fed. It. Medici di Famiglia), DOPO LAVORO FERROVIARIO, Dipendenti ZETEMA-Progetto Cultura, ALLIANZ, CGIL, Associazione Nazionale POLIZIA DI STATO.

