La danza del gesto nella sua disciplina alla ricerca del senso che la anima

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Una serata che racconta di sé ai confini del  “virtuosismo pianistico, apoteosi  della danza e emblema del sinfonismo” omaggiato dalla  disciplina del gesto del Maestro Bruno Aprea.

Ieri sera al Ninfeo di Villa Giulia il M° Bruno Aprea , per la prima volta insieme alla Orchestra Roma Sinfonietta,  ha diretto due must della musica romantica e classica.

Il  concerto caratterizzato da una doppia  anima , nella prima parte ha avuto come ospite d’eccezione il  pianista Josu De Solaun (vincitore del Concorso Internazionale José Iturbi nel 2006 e dell’European Union Piano Competition nel 2009, nonché brillante solista in tour tra Europa, America ed Estremo Oriente) che ha interpretato il CONCERTO N. 1 PER PIANOFORTE E ORCHESTRA di P.I. Tchaikovsky mentre nella seconda parte ha visto protagonisti esclusivi l‘Orchestra Roma Sinfonietta e il Maestro Aprea i quali, in un ensemble alquanto suggestivo, hanno fatto rivivere le gesta creative della SINFONIA N. 7 di L. van Beethoven.

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Del Maestro Aprea ci ha colpito, in particolare,  la sacralità del gesto, nudo,  delle sue mani fuso alla danza del corpo assai evidente  nel secondo movimento (Allegretto”) della SINFONIA N. 7 in La Maggiore op. 92 di L. van Beethoven.

La danza del gesto nella sua disciplina ha contribuito così ad accompagnare lo spettatore nella riscoperta del  senso dell’Opera dando , di fatto,  nuovamente  corpo alla sinfonia che Richard Wagner in L’opera d’arte dell’avvenire descrisse come «L’apoteosi della danza… La danza nella sua suprema essenza, la più beata attuazione del movimento del corpo quasi idealmente concentrato nei suoni.»
Beethoven del resto , nelle sue opere , ha portato nella musica il corpo, attuando la fusione tra corpo e mente.

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Il concerto che si è svolto ieri sera, al Ninfeo che ospita il Museo Etrusco di Valle Giulia, sotto il cielo clemente di una Roma dal clima apparentemente autunnale, ha regalato così nuova linfa vitale agli amanti delle rivisitazioni pionieristiche dalle quali il Maestro Bruno Aprea mai si è discostato nel corso della sua carriera.

di Giovanni Pirri

BRUNO APREA Vincitore del Koussevitsky Prize al Festival di Tanglewood nel 1977, con una giuria composta, tra gli altri, da Bernstein e Ozawa, Aprea è stato il secondo italiano a ricevere tale ambito riconoscimento dopo che Claudio Abbado l’aveva ottenuto nel 1959.
Dal 2005 al 2012 Aprea è stato Artistic Director e Principal Conductor alla Palm Beach Opera in Florida, dove ha ottenuto, negli ultimi anni, grandi successi  con le esecuzioni della Nona Sinfonia di Beethoven , l’Otello di Verdi , il Don Giovanni di Mozart e il Requiem di Verdi.
Sempre come Principal Conductor della Palm Beach Opera ha inoltre
diretto, costantemente acclamato da pubblico e critica, Turandot, Elisir d’Amore, Traviata, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Butterfly, Aida, Tosca, Nabucco, Rigoletto, Orfeo ed Euridice, Norma, Le Nozze di Figaro, etc.
Nelle scorse stagioni ha diretto la Tosca, nella produzione della Scala di Milano, al Teatro La Maestranza di Siviglia, con la regia di Ronconi, ed è stato in tournée col Teatro La Fenice di Venezia al Festival di Pechino in Cina con la Traviata.  Nel 2010 ha diretto La Bohème a Hong Kong e, nello scorso dicembre, il Rigoletto a Seul.
Aprea divide la sua attività tra repertorio sinfonico ed operistico (di cui ha diretto circa cinquanta titoli) in tutti i Paesi Europei, Stati Uniti, Sud America, Sud Africa, Giappone e Israele: dalla Deutsche Oper di Berlino a Philadelphia, da Tokio a Cincinnati, dal Teatro dell’Opera di Roma al Teatro La Fenice di Venezia e al S. Carlo di Napoli.  Ha diretto concerti a Parigi al Théatre du Chatelet, all’Opera di Monte Carlo, all’ Accademia di S. Cecilia a Roma e, nel maggio 2012, alla Tonhalle di Zurigo.
Aprea ha compiuto tournée con la Israel Chamber Orchestra di Tel Aviv e, in Sud Africa, con la SABC di Johannesburg. Collabora da diversi anni col Sistema Venezuelano creato dal Mo Abreu con Concerti con l’Orchestra Simon Bolivar di Caracas, Opere e Masterclasses in direzione d’orchestra. Ha anche partecipato al Mozart Festival di Varsavia dirigendo il Requiem ed al Festival di Aspendos (Turchia) con il Nabucco.
E’ stato dal 2004 al 2008 Direttore principale dell’ Orchestra Sinfonica di Bari ed è, da più di 10 anni, Direttore dell’Orchestra Giovanile Uto Ughi per Roma.
Ha tenuto per trenta anni la cattedra di Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio di Musica di S. Cecilia a Roma che era stata in precedenza del suo maestro, Franco Ferrara.
Tiene anche da oltre dieci anni Masterclasses di Direzione d’Orchestra a Leon (Spagna) per la Fundacion Eutherpe in collaborazione con i pianisti Achucarro, Gutierrez e Soriano per il repertorio di Concerti per pianoforte ed orchestra.
Nell’ambito della produzione discografica ha inciso numerose opere tra cui il Bravo di Mercadante, le Villi di Puccini, la Pietra di Paragone di Rossini, le Maschere di Mascagni e altre.
La sua breve ma intensa attività concertistica come pianista lo portò, giovanissimo, dopo aver studiato col padre Tito Aprea, a suonare con orchestre quali la Staatskapelle di Berlino  e l’Accademia di S. Cecilia in Roma e sotto la direzione di illustri Maestri, tra cui Sergiu Celibidache.
www.brunoaprea.com

 

 

 

 

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