Debutta domani 17 febbraio PROCESSO di SHAMGOROD di Elie Wiesel alla Casa delle culture di Roma

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Il processo di Shamgorod – le ragioni di una scelta  di Elie Wiesel. Regia: Mario Palmieri con Pierfrancesco Ceccanei, Patrizio Cigliano, Simone Faucci, Mario Palmieri, Giorgia Palmucci, Rita Pasqualoni, Romano Talevi. Scene: Eugenio Piscopello ; Costumi e Maschere: Chiara Buggiani; Disegno luci: Roberto De Leon

Un gruppo di attori, una notte entrarono nella taverna di un umile oste Berish, unico sopravvissuto insieme alla figlia Hanna ad uno dei tanti progrom di cui la comunità ebraica era vittima in quel periodo in Polonia; come ci racconta la Storia ed il testo teatrale di Elie Wiesel “Il processo di Shamgorod”.

Eliezer Wiesel è uno scrittore americano di cultura ebraica e di lingua francese, nato in Romania e sopravvissuto all’Olocausto. La sua volontà di divenire attraverso la scrittura messaggero di umanità contro la violenza, le repressioni e il razzismo gli valse il Premio Nobel per la pace nel 1986.

Chi legge un testo di Elie Wiesel non può non divenire a sua volta un testimone. Tanto più se chi legge è uomo di cultura e fa della scelta artistica la ragione della sua esistenza, proprio come coloro che presentano questo progetto. Questo vuole essere il senso dello spettacolo: una testimonianza; attraverso la quale affermare il valore assoluto della memoria a distanza di pochissimo tempo dalla ricorrenza dei 70 anni dalla liberazione del campo di sterminio ad Auschwitz, 27 gennaio 1945.

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