La 76a stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti riparte il 20 ottobre con un doppio concerto di Alexander Lonquich, pianista venerato a livello internazionale e supremo interprete schubertiano, non rinunciando così alla grande musica, da sempre protagonista della sua programmazione.
Una programmazione da sempre improntata all’eccellenza, con una particolare attenzione al pianismo internazionale, e su questo fil rouge è il primo doppio concerto della stagione, martedì 20 ottobre (ore 18.00 e ore 21.00 nell’Aula Magna della Sapienza con Alexander Lonquich, pianista e direttore eclettico e sfidante nella scelta dei repertori, in perpetua ricerca, rinomato per il suo approccio rigoroso che esplora le mille sottili relazioni che intrecciano passato e presente, storia, letteratura, arti visive, psicanalisi con il grande repertorio classico, con l’obiettivo di restituirlo in una dimensione di contemporaneità.
Il concerto di apertura impagina la Sonata in mi minore op. 90 di Beethoven e l’ultima Sonata in si bemolle maggiore D 960 di Schubert, entrambi compositori molto cari a Lonquich, in particolare Schubert di cui è esimio interprete e a cui ha dedicato recentemente la registrazione “Schubert 1828” (Alpha Classics) proprio sulle composizioni del genio viennese nel suo ultimo anno di vita: fra queste, l’ultima Sonata è considerata il vertice assoluto e la sintesi suprema del pianismo schubertiano. Imperdibile quindi, l’occasione di ascoltarla nell’esecuzione di un Maestro come Lonquich.
Alexander Lonquich è nato a Trier, in Germania. Nel 1977 ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei.
La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto in passato con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista.
Un importante ruolo lo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera. Alexander Lonquich, infatti, ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Vilde Frang, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Carolin Widmann, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger, Frank Peter Zimmermann.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” (come miglior solista del 2016) e il “Premio Edison” in Olanda.
Nel 2003 Alexander Lonquich ha formato, con la moglie Cristina Barbuti, un duo pianistico che si è esibito in Italia, Austria, Svizzera, Germania, Norvegia e USA.
Inoltre, nei suoi concerti appare spesso nella doppia veste di pianista e fortepianista spaziando da C.P.E. Bach a Schumann e Chopin, del quale ha inciso, su un pianoforte Erard insieme a Philippe Herreweghe, il Concerto in fa minore per il Frederick Chopin Institute.
Nel ruolo di direttore-solista, Alexander Lonquich collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova – con cui in particolare ha svolto un lavoro di ricerca e approfondimento sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart – e, tra le altre, ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano.
Di particolare rilievo è stato, nella primavera 2009, il progetto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI nel quale, in cinque differenti concerti, è stata presentata l’integrale delle Sinfonie di Schubert accostate ai Concerti per pianoforte di Beethoven.
Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale dalla stagione 2011/12 collabora anche come direttore-solista.
Alexander Lonquich svolge anche un’intensa attività concertistica all’estero: è stato “Artist in Residence” nella stagione 2015/16 presso la NDR Elbphilharmonie Orchester (Orchestra della Radio della Germania del Nord) di Amburgo, e poi nell’edizione 2017 del Festival della Primavera di Praga, dove si è esibito anche nel ruolo di solista e direttore con la Camerata Salzburg. E’ frequente ospite di festival di rilievo internazionale, tra i quali Schubertiade, Lockenhaus, Mozartwoche Salzburg in Austria, Beethovenfest Bonn, Ludwigsburger Schlossfestspiele e Sommerliche Musiktage Hitzacker in Germania.
Progetti di rilievo per la stagione 2020/21 prevedono esibizioni in recital a Stresa (Festival Settimane Musicali), Firenze, Milano, Palermo, Parigi, Amburgo (ElbPhilharmonie), allo Schwetzinger Festspiele e al Festival Musicale dello Schleswig-Holstein, per citarne alcuni, oltre a collaborazioni orchestrali con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica di Anversa, la Munchner Kammerorchester e una tournée italiana con l’Orchestra da Camera di Mantova per presentare l’integrale dei Concerti di Beethoven. Alexander Lonquich sarà inoltre ospite del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo sia con un recital sia con concerti orchestrali.
Dopo aver effettuato incisioni per EMI dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la ECM registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn ed un CD di musica pianistica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. In seguito ha inciso, sempre per ECM, la Kreisleriana e la Partita di Holliger e un CD interamente dedicato a Schubert, insieme a Carolin Widmann.
La sua pubblicazione del 2018, un doppio CD per l’etichetta Alpha-Outhere intitolato “Schubert 1828” e contenente le Sonate D958, D959 e D960, ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica e, nel febbraio 2019, ha ricevuto il prestigioso “Preis der deutschen Schallplattenkritik 2019”.
Nel 2020 è stato pubblicato un doppio CD, in collaborazione con Nicolas Altstaedt, contenente l’integrale delle Sonate per violoncello e pianoforte e le Variazioni di Beethoven (Alpha Classics).
Ai numerosi impegni concertistici, Alexander Lonquich ha affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo master-class in Europa, Stati Uniti ed Australia. Ha collaborato inoltre con l’Accademia Pianistica di Imola, l’Accademia Musicale Chigiana e la Hochschule für Musik di Colonia.
A partire dal 2014 è Direttore Principale dell’OTO – Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, con la quale si esibisce durante ogni stagione anche come solista, contribuendo alla formazione dei giovani musicisti ed all’ampliamento del repertorio dell’ensemble.
Nel luglio del 2020 Alexander Lonquich è stato nominato Direttore Artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.
Dal 2013 ha creato nella propria abitazione fiorentina, assieme alla moglie Cristina, Kantoratelier, un piccolo spazio teatrale dove le materie a lui care – psicologia, musica e teatro – vengono approfondite grazie a laboratori, seminari e concerti.
BIGLIETTI: da 12 a 18 euro
STUDENTI e UNDER 30: 5 euro
Online sul sito www.vivaticket.com
Per informazioni:botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
L’ufficio e la biglietteria di Lungotevere Flaminio 50 – Roma rimarranno chiusi al pubblico per il contenimento del contagio da Covid-19 fino a nuove disposizioni. I biglietti per i concerti potranno essere acquistati al telefono con carta di credito, bonifico telefonando ai nostri numeri 06 3610051-2 nei giorni: lun-mart-merc-giov-ven ore 10-13 / 14-17 (lunedì o martedì di concerto ore 10-12).
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